Febbre

23 Gennaio 2017. Consigli del farmacista

La febbre è un aumento della temperatura corporea che spesso indica che è in atto una infezione. La febbre di per sé non è una malattia, ma un sintomo indicante la presenza di una malattia: essa si può definire come un meccanismo di difesa, che permette all’organismo di distruggere i microbi estranei (sia con l’innalzamento della temperatura che mediante l’attivazione di tutta una serie di meccanismi immunologici atti a proteggere l’organismo, eliminare le tossine e debellare i germi responsabili dell’infezione). Trascurando questi aspetti, invece, si tende spesso ad eliminarla come fosse un fastidio di cui liberarsi rapidamente. Soprattutto quando è un bambino a soffrirne, il genitore risulta talvolta letteralmente terrorizzato. Se la febbre non è troppo alta e non è accompagnata a sintomi preoccupanti, se il bambino gioca, è attivo e l’appetito non manca, si possono attendere anche due giorni prima di consultare il pediatra o somministrare al piccolo dei farmaci antipiretici. Normalmente, si comincia a parlare di febbre quando si superano 37,5°C al mattino e 38,5°C alla sera. In realtà i pediatri tendono a ritenere fisiologico che un bambino all’età di 3 anni possa manifestare una temperatura esterna (misurata all’inguine o all’ascella) di 37.5°C. Quindi è molto importante, prima di decidere di dare al bambino un qualsiasi rimedio, valutare attentamente la sua temperatura.

Sono essenziali alcuni accorgimenti: innanzitutto dare da bere al bimbo molta acqua, brodi e succhi non zuccherati (per prevenire la disidratazione), evitando invece gli alimenti solidi (finquando le condizioni non migliorano). Non bisogna forzare il bimbo a mangiare, inoltre evitare di coprirlo troppo. E’ utile anche fare degli impacchi freddi alla fronte, sul collo, alle estremità e alle tempie. Una raccomandazione molto importante è quella di non somministrare ai bambini di età inferiore ai 12 anni il farmaco da banco acido acetilsalicilico (che può scatenare una sindrome anche molto pericolosa).

Per abbassare la temperatura corporea e, eventualmente, curare anche i sintomi tipici dell’infiammazione (come arrossamento, dolore, gonfiore, congestione, ecc..), sono molteplici le strategie terapeutiche offerte dalla medicina naturale. I rimedi naturali offrono l’indubbio vantaggio di non avere effetti collaterali, e, soprattutto, di modulare la risposta dell’organismo così da abbassare la temperatura in modo graduale e duraturo. All’insorgere dei sintomi, è ideale somministrare al bimbo febbricitante Anas Barbariae 200 CH, nella dose di un tubo-globuli sciolto sotto la lingua ogni 8 ore nelle prime 24 ore. Nella fase acuta, si può proseguire con il suddetto rimedio per 3-4 giorni al mattino e alla sera. Se la febbre è alta e il piccolo ha il viso congestionato, suda, vuole essere lasciato tranquillo e appare abbattuto e debole, il rimedio giusto è Belladonna 5 CH, nella dose di 3 granuli sublinguali ogni 2 ore (fino all’abbassamento stabile della temperatura). In caso di febbre elevata, a comparsa improvvisa, spesso dopo un colpo di freddo, con brividi, sete intensa di grandi quantità di acqua fredda ma senza traspirazione, va somministrato Aconitum 9 CH, 5 granuli sublinguali ogni 2-3 ore (diradando al miglioramento). Se la febbre è accompagnata da mal di testa, agitazione del capo, mancanza di sete, dolore a deglutire, è consigliato il rimedio Apis mellifica 5 CH, nella dose di 3 granuli sublinguali ogni 2 ore (diradando al miglioramento). Se la febbre è leggera e tende ad alzarsi, e il bimbo ha le mucose secche, con sete intensa, si può somministrare Bryonia 5 CH, nella dose di 3 granuli sublinguali ogni 6 ore. Se, infine, la febbre non supera i 39°C, sono presenti sintomi da raffreddamento ed è presente una tosse secca (il tutto eventualmente accompagnato anche da epistassi), il rimedio giusto sarà Ferrum phosphoricum 5 CH, nella dose di 3 granuli sublinguali ogni 2-.3 ore. In caso di febbre ad insorgenza progressiva con brividi, specialmente dopo freddo-umido, dolori articolari con bisogno di movimento continuo (talvolta associato ad herpes labiale), il rimedio adatto è Rhus toxidendron 9 CH, 5 granuli sublinguali ogni 2 ore.

I suddetti rimedi omeopatici possono essere tranquillamente dati anche ai neonati: in questo caso, i granuli possono essere sciolti direttamente nell’acqua o nel latte all’interno del biberon (nella dose di 10 granuli per poppata).