L’allergia è una risposta che il sistema immunitario mette in atto nei confronti di sostanze che l’organismo considera erroneamente nocive, le quali prendono, per questo motivo, il nome di allergeni. Tantissimi sono gli allergeni: i più comuni sono presenti nei peli di animali, nei farmaci, nella polvere di casa, nelle muffe, negli alimenti (come crostacei, uova, pomodori, pesche, ciliegie, cioccolato, arachidi, nocciole, noci, soia, coloranti artificiali, latte e derivati), nel veleno di insetti e, in determinati periodi dell’anno, nei pollini che, dispersi dal vento o trasportati da specifici animaletti, possono sviluppare reazioni allergiche anche a distanza (i pollini più diffusi sono parietaria, betulla, graminacee, tarassaco, ortica, pioppo).
Negli ultimi decenni si è assistito ad un boom delle allergie, soprattutto fra i bambini. Questo è dovuto all’interazione di più cause: rilevante è la componente genetica. Rivestono un ruolo fondamentale i fattori ambientali, principalmente l’inquinamento atmosferico, l’aria condizionata e il fumo passivo. Quest’ultimo da una parte va ad irritare l’apparato respiratorio (contribuendo così all’aggravamento dei sintomi clinici di tipo asmatico), dall’altra contiene delle sostanze che stimolano esse stesse la produzione di importanti molecole connesse allo sviluppo delle allergie. Proprio per tali motivi la prevenzione è la prima cura nei confronti di questa patologia multifattoriale. La prevenzione secondaria consiste invece nel limitare i sintomi una volta che l’allergia si sia già manifestata: è necessario cioè limitare l’esposizione ai fattori ambientali (cioè agli allergeni) responsabili delle reazioni allergiche. Così, per esempio, in caso di allergie primaverili, è bene viaggiare in auto con i finestrini chiusi, far indossare ai bimbi degli occhiali da sole durante le passeggiate all’aperto ed evitare i luoghi dove c’è l’erba fresca e appena tagliata.
L’allergia ai pollini è tipicamente respiratoria e si manifesta con sintomi quali orticaria, prurito, starnuti in rapida successione, lacrimazione e congiuntivite, secrezione continua della mucosa nasale, mal di testa, tosse secca e abbassamento della voce e, nelle forme più gravi, asma (il bambino manifesta difficoltà ad espirare ed emette sibili).
La medicina naturale può essere di grande giovamento, sia nella prevenzione che nella cura delle allergie ai pollini, tenendo anche conto del fatto che i farmaci di sintesi a disposizione (che sono gli antiistaminici ed i cortisonici –per uso orale, iniettabile o inalatorio-) hanno degli effetti collaterali (soprattutto nel caso di un loro impiego cronico).
Per prevenire (e attenuare) le crisi allergiche è indicato un “vaccino” omeopatico a base di un mix di pollini, da somministrare per bocca 2-3 volte alla settimana, nel periodo da dicembre a marzo. Questi pollini sono opportunamente diluiti, così da non scatenare un peggioramento dei sintomi allergici, ma piuttosto tali da determinare progressivamente una desensibilizzazione dell’organismo agli allergeni. L’omeopatia inoltre offre la possibilità di personalizzare la prescrizione, ricorrendo ad un mix degli allergeni a cui il soggetto è specificamente allergico. Anche l’oligoterapia catalitica riveste in questa fase un ruolo molto importante: un mese prima del periodo “critico”, si somministri al bimbo una fiala perlinguale di Manganese, una volta a settimana, alternato a una di Zolfo, 3 volte a settimana. Non vanno dimenticati infine i rimedi fitoterapici: primariamente il Ribes nigrum M.G., nella dose di 20-30 gocce in poca acqua, 2 volte al giorno. Il Ribes ha una azione cortison-like: si comporta cioè come un simil-cortisone (senza averne però gli effetti collaterali), quindi va ad attenuare i vari sintomi dell’allergia (dal semplice raffreddore ai problemi bronchiali) modulando il sistema immunitario del bimbo allergico. A partire dai tre anni è possibile associare anche la Perilla frutescens, un vero e prorio antiistaminico naturale, nella dose di una perla al giorno per 1-2 mesi durante la primavera. L’omeopatia risulta essere molto utile anche nelle forme acute (ovviamente, essa non può e non deve sostituirsi alla visita medica e al trattamento farmacologico qualora i sintomi dell’allergia siano pericolosi per la sopravvivenza stessa del bambino). Ricordiamo principalmente: Allium cepa 5 CH, 5 granuli secondo necessità, in caso di rinite con starnuti, secrezioni nasale acquose, abbondanti, irritanti, migliorata all’aria aperta; Apis 15 CH, 5 granuli secondo necessità, in presenza di orticaria con arrossamento della pelle e prurito della pelle calmato da applicazioni fredde; Poumon-histamine 15 CH, 5 granuli secondo necessità, in caso di crisi d’asma con dispnea sibilante ed eczema.