La dispepsia, o disturbo della funzione digestiva, è una sindrome piuttosto frequente: si stima infatti che ne sia colpito circa il 20-30% della popolazione adulta.
Si manifesta con dolore o sensazione di fastidio allo stomaco, che compare in genere dopo i pasti ed è accompagnato da altri sintomi, quali: acidità e bruciori in relazione o meno all’ingestione di cibo, digestione lenta, pesantezza gastrica, aerofagia e fermentazioni, sonnolenza post-pranzo, mal di testa e, a volte, nausea e vomito. Se, però, compaiono perdita di peso, vomito ripetuto, febbre, evacuazione intestinale irregolare, presenza di sangue con la defecazione, sarà opportuno consultare il proprio medico.
Le cause della dispepsia sono da ricercarsi in un’alterata secrezione di succo gastrico per eccesso o difetto di acido cloridrico, in alterazioni secretive di origine nervosa o legate a lesioni anatomiche della mucosa (gastriti, ulcera, tumori gastrici), nella scarsa motilità gastrica con conseguente ristagno di cibo che, a lungo andare, può determinare dilatazioni dello stomaco.
Qual è il migliore stile di vita?
Lo stomaco impiega 2-3 ore per svuotarsi completamente. Se si esagera con il cibo, lo stomaco impiega più tempo per svuotarsi, e di conseguenza è normale avere difficoltà di digestione.
Non è, quindi, sicuramente superfluo ricordare l’importanza che riveste una corretta alimentazione nell’attenuare la maggior parte dei disturbi collegati alla sintomatologia dispeptica:
– Mangiare meno, più volte al giorno, con uno spuntino a metà mattina ed uno a merenda, e masticare a lungo
– Accompagnare il pasto con adeguate quantità di acqua naturale
– Privilegiare alimenti poco calorici (pasta condita con olio di oliva o condimenti leggeri, frutta, verdura, carne bianca, pesce, legumi)
– Ridurre i cibi grassi ed i formaggi fermentati e non abusare in alcool, caffè e nicotina
– Evitare bevande gassate, troppo calde o troppo fredde
– Ridurre l’assunzione di latte e derivati nel caso in cui vi sia intolleranza a questo tipo di alimento
– Non mettersi seduti o coricati dopo i pasti, ma preferire una passeggiata per facilitare la digestione.
Un valido aiuto per attenuare ed aiutare a risolvere i problemi associati alla dispepsia può venire dalla fitoterapia:
–Ficus carica MG.: alla dose di 30-50 gocce poco prima del pasto, facilita la digestione e riduce
l’acidità causata da un’eccessiva produzione di acido cloridrico.
–Anice-Cumino-Finocchio Tisana: va bevuta subito dopo il pasto, contro i gonfiori e la pesantezza che sopraggiungono immediatamente dopo il pasto.
–Anice-Menta-Tiglio-Tarassaco Tisana: va bevuta anch’essa subito dopo il pasto, contro l’aerofagia causata solitamente da nervosismo ed insufficienza epatica.
–Rosmarinus officinalis MG: alla dose di un cucchiaino prima e dopo il pasto, facilita la digestione di cibi grassi e fritture, favorendo lo svuotamento della bile dalla cistifellea.
–Foeniculum vulgare (Finocchio) TM: tradizionalmente impiegato per favorire le funzioni digestive, possiede notevole proprietà antimeteorica, in quanto riduce i processi fermentativi; inoltre, avendo proprietà rilassanti, è utile anche nella sindrome del colon irritabile.
–Carbo vegetabilis (Carbone vegetale) TM: è utile nel gonfiore addominale, per la sua proprietà di “adsorbire” i gas intestinali in eccesso.
–Melissa officinalis TM: risulta molto utile nelle forme dispeptiche associate ad una componente psichica in soggetti ansiosi (soprattutto nella donna).