PIANTE PER PROBLEMATICHE DI CIRCOLAZIONE VENOSA

5 Maggio 2023. News

Rusco (Ruscus aculeatus) PARTI UTILIZZATE: RIZOMA CON RADICI

Arbusto sempreverde alto 30-80 cm, con lungo Rizoma sotterraneo e fusto ramificato, fiori verdastri e frutti che si presentano come bacche globose, di un vistoso scarlatto, grosse come ciliegie. E’ comune nella macchia mediterranea, nei boschi e nei terreni aridi. Il Rusco (anche detto Pungitopo) ha spiccate proprietà venotrope, antinfiammatorie, astringenti, antiemorroidarie e diuretiche. Il suo impiego è previsto per uso interno (nelle affezioni venose, come circolazione capillare, debolezza venosa, edemi agli arti inferiori, varici, emorroidi, senso di pesantezza alle gambe, crampi ai polpacci, geloni, gotta, calcoli renali) e per uso esterno (trattamento locale di emorroidi ed insufficienza venosa agli arti inferiori, eritemi solari e da agenti chimico-fisici, fragilità del microcircolo epidermico in cosmesi). Solo per sovradosaggi, si possono verificare disturbi gastrici, nausea, vomito e diarrea. Non utilizzare in gravidanza ed allattamento.

 

Centella (Hydrocotile asiatica) PARTI UTILIZZATE: PARTI AEREE

Pianta erbacea perenne, strisciante, con foglie rotondeggianti e fiori rossi. indigena dell’India e del Pakistan, cresce in zone umide ad almeno 600 metri sul livello del mare. La Centella si impiega nelle patologie di natura circolatoria e nei processi di cicatrizzazione impedendo la formazione dei cheloidi, oltre che nel trattamento coadiuvante sintomatico delle piaghe chirurgiche, nelle ustioni leggere, nelle ulcere varicose ed infine nella cellulite. Non sono segnalati effetti tossici e secondari tranne rari casi di irritazione gastrica il reflusso esofageo.

 

Mirtillo nero (Vaccynium myrtillus) PARTI UTILIZZATE: FOGLIE E FRUTTI (BACCHE)

Piccolo arbusto alto 30-60 cm, fusti ramificati verdi, fiori rosa e rizoma a fusto sottile. Il frutto è una bacca globosa, succosa, di color nero violaceo, con numerosi semi bruni.

Le foglie del mirtillo hanno proprietà antisettiche/diuretiche/ipoglicemizzanti: vengono quindi usate nelle forme lievi di diabete dell’anziano, nei problemi al tratto urinario e ai reni, oltre che nei disturbi gastrointestinali.

I frutti del mirtillo si impiegano invece nei casi di alterata permeabilità capillare, grazie alla presenza di antociani, che manifestano la loro attività a livello del microcircolo. I frutti poi vengono impiegati efficacemente in oftalmologia, migliorando l’adattamento all’oscurità e la qualità della visione. Le foglie ed i frutti essiccati si utilizzano nella cura delle forme diarroiche, per l’azione astringente, antimicrobica e antivirale. Le foglie non vanno assunte per periodi troppo lunghi, né in gravidanza, né in caso di assunzione concomitante di farmaci antidiabetici ed anticoagulanti. I frutti non presentano tossicità o effetti secondari.