Le piante per il benessere urinario parte 2

4 Agosto 2023. News

Gramigna (Agropyrum repens) PARTI UTILIZZATE: RIZOMA

Pianta erbacea perenne alta da 40 a 90 cm, definita infestante perché capace di crescere ovunque, soprattutto nei terreni aridi incolti. La Gramigna svolge proprietà diuretiche/depurative/antisettiche/emollienti. Si utilizza in caso di processi infiammatorio delle vie urinarie (come uretriti, cistiti calcoli renali, gotta, affezioni reumatiche, epatiche cutanee, cellulite, ritenzione idrica, edemi, insufficienza venosa degli arti inferiori). Può essere di grande aiuto nei casi di coliche renali, soprattutto se si comincia la cura dai primi sintomi della crisi stessa. Non sono segnalati effetti secondari e tossici alle dosi terapeutiche. Come per tutte le piante ad azione diuretica, prestare attenzione alla contemporanea assunzione di farmaci diuretici (per possibile sinergia d’azione).

 

Pilosella (Pilosella hieracium) PARTI UTILIZZATE: PIANTA INTERA

Pianta erbacea perenne diffusa nelle zone temperate di Eurasia e Nord America (principalmente nei prati e pascoli di collina e montagna, su luoghi asciutti sassosi, erbosi e selvatici anche fino a 3000 metri). Ha un’altezza non superiore a 1 metro, ed infiorescenze simili a margherite gialle. La Pilosella svolge proprietà diuretica, antisettica, antiurica. Trova impiego nella cura della ritenzione idrica, dell’ipertensione arteriosa dei soggetti grandi mangiatori che eliminano male il sale, della cellulite e del sovrappeso (grazie alle sue proprietà diuretiche), oltre che delle cistiti ricorrenti e della litiasi urinaria (per la sua spiccata attività antisettica). La sua azione diuretica, declorurizzante (eliminazione del cloro) ed ipoazotemizzante (eliminazione dell’urea) permette l’asportazione degli eccessi di sale e di urea durante le cure dimagranti, oltre che nei casi di edemi per ritenzione idrica. Non si segnalano effetti secondari o tossici alle dosi terapeutiche, nè interazioni con altri farmaci. Prestare attenzione alla contemporanea assunzione di farmaci diuretici (per una possibile sinergia d’azione).

 

The’ verde (Camelia Thea) PARTI UTILIZZATE:  BOCCIOLI E FOGLIE PIU’ GIOVANI

Il Thè verde è una variante del Thè ottenuta con le foglie che, durante la lavorazione, non devono subire alcuna ossidazione. La fermentazione, infatti, se da una parte dona al Thè il colore e l’aroma particolare, dall’altra parte distrugge gran parte delle sostanze attive. Di origini cinesi, per secoli è stato consumato in varie regioni asiatiche, dal Giappone al Medio Oriente. Il Thè è un arbusto sempreverde, che può raggiungere i 10 metri di altezza; viene coltivato in Cina fin dai tempi antichissimi, cresce bene su terreni acidi, ben drenati, da 500 a 2000 metri, in zone tropicali o subtropicali. Il Thè verde ha le seguenti proprietà: -antiossidante (aiuta l’organismo a difendersi dai radicali liberi); -protettiva delle malattie delle malattie cardiovascolari (riduce i livelli di colesterolo LDL ed i trigliceridi); -dimagrante (i suoi principi attivi -le metilxantine- aumentano il metabolismo basale, esercitano un blando effetto diuretico ed anoressizzante, stimolano e prolungano la vita della adrenalina, la cui azione consiste nel far uscire i grassi dalle cellule per poi bruciarli, inoltre complessano gli enzimi digestivi a livello intestinale e rallentano l’assimilazione di certi nutrienti -in particolare i grassi e gli zuccheri-). Il Thè verde ha un contenuto dimezzato di caffeina rispetto al Thè nero. Nonostante ciò, esso va utilizzato con cautela dai bambini piccoli, dai cardiopatici, dai soggetti ansiosi o con ulcera, dalle donne in gravidanza.