Le piante per la sindrome metabolica

5 Dicembre 2023. News

La sindrome metabolica è una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare, che comprende una serie di fattori di rischio e di sintomi, i quali si manifestano contemporaneamente nell’individuo. Essa comprende l’associazione delle seguenti patologie:

  • Insulino-resistenza e iperinsulinemia: contribuiscono all’esordio precoce del diabete.
  • Obesità: si definisce “obeso” un individuo la cui massa di tessuto adiposo sia eccessiva per la sua struttura corporea.
  • Diabete mellito di tipo 2: compare in età adulta / avanzata, ed è correlata ad uno scorretto stile di vita e ad errate abitudini alimentari.
  • Ipertensione arteriosa: è molto diffusa nei paesi industrializzati ed è uno dei principali fattori di rischio per tutte le malattie.
  • Dislipidemia: con questo termine si indicano più patologie comuni, quali: aumento del colesterolo totale nel sangue, riduzione del colesterolo hdl, anche detto “colesterolo buono”, aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue.
  • Iperuricemia: è caratterizzata da elevati livelli di acido urico nel sangue ed è correlata ad un eccessiva assunzione con la dieta di carni rosse e insaccati.

Presenta la sindrome metabolica un individuo che possiede almeno due dei seguenti disordini:

  • glicemia a digiuno > 110 mg/dl; pertensione arteriosa > 130/85 mmhg;
  • ipertrigliceridemia > 150 mg/dl;
  • colesterolo hdl (“buono”) < 40 mg/dl nei maschi e < 50 mg/dl nelle femmine;
  • colesterolo totale > 180 mg/dl;
  • acido urico > 7 mg/dl nel maschio e > 6 mg/dl nella femmina;
  • una circonferenza vita > 94 cm nei maschi e > 80 cm nelle femmine;
  • l’età: diventa determinante a partire dai 45 anni negli uomini e dai 55 anni nelle donne; – bmi < 25.

Qui di seguito i principali rimedi fitoterapici utili nella gestione della sindrome metabolica:

  • Aglio: vanta proprietà antisettica, ipotensivante, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante, antiaggregante piastrinica e vasodilatatoria. Viene impiegato soprattutto nella cura dell’ipertensione arteriosa, dell’arteriosclerosi, dell’arteriopatia degli arti inferiori e delle infezioni intestinali recidivanti. Alla posologia indicata non sono descritti fenomeni tossici. Si consiglia di sospendere il trattamento almeno 7 giorni prima di un intervento chirurgico, in quanto può aumentare il rischio di emorragie.
  • Biancospino: è “la pianta del cuore” per eccellenza. Esso regola la frequenza cardiaca (in particolare nelle tachiaritmie e nelle extrasistolie), migliora la circolazione coronarica e la nutrizione del muscolo cardiaco. E’ un ipotensivo, un cardiotonico, un antispasmodico, in grado di calmare le palpitazioni, ansietà e nervosismo, diminuire lo stress e facilitare il sonno. E’ sconsigliato in caso di pressione arteriosa bassa; occorre cautela in caso di utilizzo concomitante di farmaci attivi sull’apparato cardiovascolare.
  • Olivo: dai suoi frutti, le olive, nere e oleose, si ricava l’olio extravergine. Le foglie di olivo sono impiegate nella pratica terapeutica per le loro azioni ipocolesterolemizzante, antiipertensiva, ipoglicemizzante, diuretica e anti-arteriosclerosi. Analogamente al biancospino, esse sono attive anche nei casi di palpitazioni cardiache.